Cambiano le regole sulla tracciabilità dei rifiuti per le imprese. In vigore la Legge 11 febbraio 2019 che abolisce il SISTRI ed istituisce il Registro Elettronico Nazionale per la tracciabilità dei rifiuti


Si comunica che è stata emanata la Legge n. 12 dell'11 febbraio 2019 (Gazzetta ufficiale: Serie Generale n. 36 del 12 febbraio 2019), con la quale è stato convertito in legge, con modificazioni, il decreto legge 14 dicembre 2018, n. 135, recante disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione. Dal 13 febbraio 2019, quindi, data di entrata in vigore della L. 12/2019, scompare definitivamente, con effetto dal 1° gennaio 2019, il SISTRI, il Sistema informatico di controllo per la tracciabilità dei rifiuti istituito con il D.M. 17 dicembre 2009 e viene introdotto, anche se, per adesso, solo sulla "carta", il Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti, che sarà gestito direttamente dal Ministero dell’Ambiente, al quale si dovranno iscrivere gli enti e le imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti, i produttori di rifiuti pericolosi e gli enti e le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale o che operano in qualità di commercianti ed intermediari di rifiuti pericolosi, i Consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti, nonché, con riferimento ai rifiuti non pericolosi, i soggetti di cui all’articolo 189, comma 3, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
La Legge 12/2019 stabilisce anche che la tracciabilità dei rifiuti, fin tanto che non sarà pienamente operativo il Registro elettronico nazionale, continuerà ad essere garantita con l'uso dei formulari, del registro e del MUD. Naturalmente, la Legge 12 oltre ad eliminare il SISTRI, ha anche abrogato gli articoli del testo unico ambientale, D.Lgs.152/2006, direttamente collegati ad esso, in particolare gli articoli 188-bis (Controllo della tracciabilità dei rifiuti) e 188-ter (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti – SISTRI).
A questo punto, non resta che attendere l'emanazione del decreto, con il quale il Ministero dell'Ambiente definirà le modalità di organizzazione e funzionamento del Registro elettronico nazionale, le modalità di iscrizione dei soggetti obbligati e di coloro che intendano aderirvi volontariamente, nonché gli adempimenti cui i medesimi saranno tenuti, "secondo criteri di gradualità per la progressiva partecipazione di tutti gli operatori". Come già detto, lo stesso decreto, determinerà anche gli importi dovuti a titolo di diritti di segreteria e di contributo nonché le modalità di versamento, oltre alle sanzioni amministrative pecuniarie per coloro che violeranno l’obbligo d'iscrizione e/o il mancato o parziale versamento del contributo.