Il testo della legge di bilancio proroga di un anno, la sperimentazione dell'ape sociale. Invariate le platee dei lavoratori interessati come pure le finestre di presentazione delle istanze di verifica delle condizioni.

Prorogata sino al 31 dicembre 2020, erogato in favore delle categorie sociali più deboli a partire dai 63 anni di età, unitamente a 30 anni di contributi (36 per i lavoratori gravosi) con una durata non superiore al periodo intercorrente all’accesso nella pensione di vecchiaia. Non ci sono modifiche per quanto riguarda le platee degli aventi diritto. Che restano, pertanto, le quattro attualmente note: a) lavoratori dipendenti in stato di disoccupazione che abbiano esaurito integralmente la disoccupazione indennizzata, lo stato di disoccupazione deve essere conseguente alla cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura obbligatoria di conciliazione prevista per i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo di cui all’articolo 7 della legge 15 luglio 1966, n. 604″. b) Invalidi civili almeno al 74%; c) Caregiver; d) Lavoratori dipendenti addetti alle cd. mansioni gravose. Le domande devono essere presentate secondo i termini e le modalità della circolare INPS n. 15/2019: 31 Marzo, 15 Luglio e non oltre il 30 Novembre e verranno prese in considerazione colore che rientrano nel montante delle risorse finanziarie stanziate e a parità di requisito quelle più vicine al diritto a vecchiaia.

Ape sociale: Possono accedere autonomi?
Per l’Ape sociale i lavoratori autonomi possono accedere solo per la categoria di invalidi. Nel decreto, infatti, viene specificato che possono accedere invalidi civili con un grado di invalidità pari o superiore al 74% senza specificare se si tratti di lavoratori autonomi o dipendenti, Quindi, anche nel caso di termine di propria attività, i lavoratori autonomi, non possono accedere perchè fuori dalla categoria di percettori di disoccupazione.
Niente proroga per l'ape volontario
Non sarà, invece, prorogato ulteriormente il prestito pensionistico, cioè l'anticipo della pensione erogata dal settore bancario da restituire con trattenute mensili sulla pensione nei venti anni successivi al pensionamento. La scadenza della misura resta confermata al 31 dicembre 2019.