E' stata un successo la decima edizione di “Pane e...” il tradizione appuntamento organizzato dalla Confartigianato di Lucca in Piazza Napoleone e patrocinato dalla Città di Lucca che, oramai da due lustri, è inserito costantemente tra le manifestazioni del settembre lucchese. Sabato 17 e domenica 18 settembre, come da tradizione, i panificatori di Confartigianato, aderenti alla manifestazione, hanno lavorato ininterrottamente per consentire alle centinaia di persone che hanno visitato i padiglioni durante questa due giorni, di assaggiare le varie specialità e di far riscoprire loro i vari metodi di lavorazione del pane artigianale. Peraltro, non solo il pane è stato al centro dell'attenzione ma tutto ciò che può essere creato con la farina e quindi biscotti, focacce, torte e, grazie all'Associazione dei Polentai di Filecchio, intervenuti con il solito entusiasmo, anche la tradizionale polenta.

Munifiche, come sempre, le offerte dei cittadini destinate, quest'anno, alla ricostruzione di un'azienda del Centro Italia andata distrutta dal terremoto del 24 agosto u.s...
Non finiremo mai di ringraziare i panificatori che, per la riuscita della manifestazione, mettono ogni anno a disposizione, con entusiasmo, il loro risicato tempo libero.
Come sempre la manifestazione è stata salutata dalle autorità locali e dall'Arcivescovo di Lucca Mons. Italo Castellani ed il segretario del Vescovo di Lucca, Don Lucio Malanca. Il Presidente della nostra Associazione, Michela Fucile, ed il Direttore, Roberto Favilla, hanno fatto gli onori di casa.
I forni che hanno aderito alla manifestazione sono: Panificio Cei & Cianelli – Lucca; Panificio Marchetti – Stiava; Panificio Nutini – Barga; Panificio Pandemonio – Lucca; Piccolo Forno – Lucca; Panificio Gentile - Lammari-
Un ringraziamento speciale a Claudio Zendroni che collabora attivamente per la riuscita della Festa.
Ringraziamo, infine, per il contributo apportato alla realizzazione della manifestazione La Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno, l'azienda “Dolcepan”, il “Molino Rossi” e “l'Oleificio Fabbri”.