VIA A UNA RICHIESTA di incontro con il Prefetto. Confartigianato non ci sta e si prepara a difendere i suoi associati che svolgono il mestiere di autotrasportatori da ogni ipotesi di limitazione alla circolazione dei mezzi pesanti. Sia essa a Capannori o a Lucca.

Nel dicembre scorso Confartigianato è stata la prima a salire sulle barricate con un duro comunicato contrario all'ipotesi di regolamentare il traffico sulla  circonvallazione di Lucca.

I provvedimenti in arrivo a Capannori rendono ancora più caldo il fronte, come conferma il direttore di Confartigianato Lucca, Roberto Favilla.

«NESSUNO ci ha sinora contattato da Lucca  riguardo alla vicenda della circonvallazione mentre abbiamo avuto modo di relazionarci con esponenti dell'amministrazione di Capannori che ci hanno spiegato che gli attuali provvedimenti sono stati valutati dopo le proteste degli abitanti. In quest ultima realtà il divieto, come tutti sanno, era in essere da tanti anni, ma ora si intende dare un giro di vite. Per noi la strada è sbagliata».

«A Capannori si è dato vita a piste ciclabili non frequentate e si è ristretto le carreggiate al punto che i mezzi sono costretti a camminare con le ruote sulle griglie delle fognature. Tutti sanno che il provvedimento preso tanti anni fa sul viale Europa era stato preso con un approccio soft perché avrebbe creato gravi problemi con la sua applicazione». 

«Abbiamo chiesto un incontro con il Prefetto e nel frattempo abbiamo scritto a tutti i nostri associati che fanno gli autotrasportatori per informarli su quanto sta accadendo: è giusto sappiano cosa stanno dando vita le amministrazioni».

«Una situazione di grave difficoltà come abbiamo più volte sottolineato anche nella nostra presa di posizione del dicembre scorso. Deve essere chiaro che chiedere di essere liberi dai Tir vuol dire chiedere di essere liberi dalle merci, in particolare in tutti i punti della grande distribuzione che vengono appunto riforniti dagli autotrasportatori».